In Galleria abbiamo 165 opere d'arte suddivise in 165 pagine. Guarda tutti i quadri.
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Note descrittive:
La sua attività si esplicava in svariati campi che vanno dalla produzione propriamente artistica all'impegno come teorico ed organizzatore; conduceva, in varie modalità espressive, un coerente percorso creativo e teorico.
Dall'immediato dopoguerra i suoi interessi si rivolsero ai più avanzati ambienti artistici napoletani, in particolare al Gruppo Sud. Del ‘58 è la mostra alla galleria Medea di Napoli 13 Pittori Napoletani con la presentazione di Ottavio Morisani, Luca espose un’opera realizzata, come altre di quegli anni, con una tecnica particolare: tempera su carta e smalto opaco trasparente. Tale mostra fu un'occasione d'incontro degli artisti che di lì a poco formarono il Gruppo 58, legato al Movimento Nucleare di Milano, nel quale Luca ebbe un ruolo centrale anche come organizzatore e costante punto di coesione; soprattutto a lui si deve la nascita della rivista Documento Sud, che diresse tra il '59 e il '61. Nel primo editoriale furono enunciati i principi che informavano l'iniziativa: la volontà di divulgazione puntuale delle nuove e valide esperienze dell'arte e soprattutto quella di produrre un lavoro finalizzato ad un migliore futuro per il Sud. Del ‘58 sono le prime collettive in gruppo: a Napoli, alla San Carlo, Il Gruppo 58 + 1 con la partecipazione di Neuenhausen ed una collettiva alla Minerva; a Firenze 45 artisti astratti alla Galleria Numero. Dell'Anno successivo, alla Galleria San Carlo di Napoli, la mostra Enrico Baj e il Gruppo 58 poi trasferita a Firenze. Luca lamentava la situazione culturale ed artistica del sud, di disinteresse nei confronti delle nuove tendenze dell'arte. L'impegno di Luca fu nel senso di un superamento della tradizione artistica napoletana, di un profondo rinnovamento di essa, ciò all'interno di una politica di più ampio respiro nazionale, per un rinnovamento avanguardistico della cultura. Le sue operazioni furono sostenute da un impegno politico costante, teso al superamento della vecchia cultura innanzitutto, poi alla contestazione di quella moderna, borghese, spesso fagocitante le stesse esperienze d'avanguardia. Nel '59 Luca partecipò al Manifeste de Naples, del Gruppo 58, Baj ed altri; formò inoltre il I Manifesto nullista. Dal ‘60 espose a Napoli, a Milano, a Genova. Oltre al Gruppo 58 Luca promosse il Gruppo di Linea Sud, dirigendone anche la rivista Linea Sud dal ‘63 al ‘67, che ha rappresentato da parte dei promotori una scommessa nel riprendere l'azione, lo spirito di Documento Sud: si proseguì l'impegno teso alla sprovincializzazione ed apertura dell'ambiente artistico napoletano; si tentò di portare avanti un’operazione culturale non più elitaria; si intensificò il discorso letterario col dare più spazio alla poesia visiva. Nel ‘64 si presentò un altro gruppo promosso da Luca, Operativo 64, con una collettiva presso una galleria di Roma - alla quale seguirono una di Bologna e una di Napoli - e con un manifesto-documento, ancora in una ideale linea di continuità col rinnovamento dell'arte e della cultura napoletane iniziato dal Gruppo 58. La volontà operativa è nel senso del recupero dell'oggetto, di un nuovo rapporto col mondo esterno; precisa è l'intenzionalità dì divulgazione dell'arte per un’operazione culturale di massa. Tra il ‘65 e il ‘67 Luca produsse collages nei quali ricucì segni, immagini, parole prelevati dalla carta stampata, in un’operazione di scrittura verbo-visuale.
La multiforme attività di Luca continuò sul piano artistico ed organizzativo. Tra il ‘69 e il ‘71 pubblicò la rivista No, tra l’83 e l’84 Città & Città; altri gruppi da lui promossi sono Operativo Gruppo Studio P. 66, Attivi di Pop Art, la cellula grafica campana della Comune Sud; ha redatto nel ‘71 il Manifesto contro l'arte e contro gli artisti, nel ‘77 il Manifesto del neovedutismo, nell’83 il Manifesto dell'arte randagia. Negli ultimi anni produsse, con scrittura minimale, Immagini di un segno. |
Atre opere: |