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Stampe antiche del ‘700 su Napoli in mostra alla Marciano Arte galleria di Portici

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“Vue des Environs de Naples” – J. Vernet

Le più belle stampe antiche del ‘700 su Napoli in esposizione alla galleria Marciano Arte di Portici. In mostra incisioni di Antoine Alexandre Joseph Cardon, Pierre Mortier, Claude Joseph Vernet, Jean-Claude Richard de Saint-Non, Joan Blaeu, Francesco Petrucci e tanti altri.

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Alcune Stampe in mostra – A. Cardon

La mostra delle stampe antiche vuole essere una panoramica completa sulla città di Napoli, raffigurata nei vari punti di vista. Sono presenti le cartografie di Braun e Hogenberg del 1572, di Clermont del 1780 e la pianta della città di Zuccagni Orlandini del 1850; la veduta a volo d’uccello del 1704 di Mortier dalla lastra di Stopendaal; le vedute tipiche di Chiaia e di Ponte Nuovo del 1765 di Cardon da Ricciardelli e le tavole più belle tratte dal Voyage Pittoresque del Saint Non del 1781; le vedute di Vernet e le fantasiose navi nel porto di Salvator Rosa incise nel 1732 da Petrucci; poi Palazzo Reale di Mortier; i costumi di Muller e il ritorno dalla festa della Madonna dell’Arco di Robert. Poi ci sono stampe di Blaeu, Diderot D’Alembert, Aloja, Della Torre, Billmark, Turpin de Crissè oltre le incisioni tratte da Le Antichità di Ercolano Esposte e altre ancora.

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“Veduta di marina con navi nel Real Palazzo di Napoli” – S. Rosa; F. Petrucci

[…] Con le guerre napoleoniche i connotati del Viaggio in Italia su­birono progressivamente tutta una serie di cambiamenti, e ciò valse, ovviamente, anche per Napoli e per i suoi dintorni. Fino alla restau­razione, infatti, i soli viaggiatori che vennero a Napoli, salvo rare eccezioni, furono quelli francesi, perché per ovvi motivi gli Inglesi e i Tedeschi si tennero ben lontani dalla nostra Città. Solo quando il Regno borbonico fu liberato dal dominio francese per mezzo del massiccio intervento della flotta inglese, si ebbe finalmente l’arrivo dei nuovi viaggiatori romantici, provenienti da ogni parte d’Europa. A quel momento, dunque, bisogna far risalire l’inizio di quella fortuna turistica che insieme a Napoli interessò finalmente anche Sor­rento, Amalfi e le Isole, pur se essa non fu soltanto determinata dal crollo dell’Impero napoleonico o dal manifestarsi della nuova sensi­bilità romantica, bensì anche dal coinvolgimento della grande e media borghesia nel fenomeno del Grand Tour e dalla realizzazione di una prima serie di servizi utili per rendere più comodi i trasferimenti e i soggiorni. […]  (Lucio Fino)

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“Vue des Environs de Naples” – J. Vernet

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