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Oscar Ricciardi (Napoli, 1864 - 1935)
Di Admin (del 21/02/2014 @ 00:00:01, in Arte News, linkato 3840 volte)
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OSCAR RICCIARDI Titolo: CAPRI Olio su tela applicata su tavola, 40 x 27 cm

Avviato alla pittura dal Celentano ma subito più influenzato dal Morelli (soggetti di storia), dal 1884 si accostò alla scena di genere di colorismo brioso, presto passando al paesaggio animato da figurette (scorci di mercati e di affollate strade partenopee) e, dal 1910, anche alla marina (prima solo saltuariamente), con espliciti riferimenti fra Pratella e Casciaro. Il suo pennelleggiare facile, svelto e sovente affrettato, il folklorismo che perva dei suoi oli, hanno guadagnato al Ricciardi Oscar (1864 - 1935) un mercato più vasto di quello nazionale. Fra i minori napoletani caratteristici e dalla pittura facile e gradevole, è forse quello ancora più largamente abbordabile per prolificità e valutazioni anche se, da alcuni anni, esse hanno conosciuto incentivazioni: innumerevoli tavolette e piccole tele applicate su cartone, da 2 a 4 milioni di Lire mediamente; sino a massimi di 10/12 milioni i più rari oli di medie dimensioni e di molto impegno. Record d'asta di 24,4 milioni di Lire a Londra, nell'ottobre 1990.

(Il valore dei dipinti dell’Ottocento e del primo Novecento. X edizione, 1992 – 1993. Umberto Allemandi & C. Editore)


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OSCAR RICCIARDI
Titolo: VIALE ALBERATO Olio su tavola, 35 x 23 cm

Pittore autodidatta, parente per parte di madre di Bernardo Celentano, riuscì con tenacia e dipingendo prevalentemente dal vero, a raggiungere in breve: una propria fisionomia artistica che gli consentiva di imprimere ai suoi lavori, grazie alle felici ed equilibrate scelte tonali una nota di personale eleganza. Prolifico pittore impres­sionista di paesaggi e di scene di genere predilesse raffigurare, in opere di piccolo formato, marine e vedute urbane con scene di vita quotidiana, eseguite con un gusto semplice ed un equilibrato croma­tismo che lo fece apprezzare dal pubblico specie quello dei forestieri per i quali lavorò di preferenza. L'artista partecipò alle mostre della Promotrice napoletana nel 1881 e 1884 con due composizioni storico romantiche, che restano episodi isolati nella sua produzione, raffigu­ranti "Fanfulla si accinge a partire da San Marco" e "Servite Domino in laetizia" che furono ambedue acqui­state dalla Provincia di Napoli, a quella del 1883 presentò un acque­rello intitolato "Ines". Alla mostra del 1884 e 1888 presentò "Interruzione piacevole", "Rimembranze di Casamicciola" e "Dall'antiquario" che furono acquistate dal duca di Martina. Il Ricciardi partecipò inoltre: alla Esposizione Nazionale di Palermo del 1891/92 con una replica di "Dall'antiquario", a quella di Milano del 1894 ove ripropose "Dall'antiquario" ed una "Amalfi"; alla Esposizione Nazionale di Torino del 1898 con "Porta Capuana"; alla Prima Quadriennale di Torino del 1902 con "Campania felice" ed alla Seconda del 1908 con "Una via della vecchia Napoli" ed alla Esposizione Nazionale d'Arte tenutasi a Napoli nel 1916 con "Cipressi" e "Mercato".

(Roberto Rinaldi – Pittori a Napoli nell'Ottocento)