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MADRE - MUSEO D'ARTE DONNA REGINA - 29 ottobre - 5 dicembre 2011:La mostra seguendo l'originale procedimento artistico di Vitagliano, un'esecuzione protratta nel tempo e nel suo percorso esistenziale, presenta una serie di opere a cui l'autore ha lavorato in varie fasi tra il 1984 ed oggi. Un processo di stratificazione di immagini e di idee che la capacità sinottica del territorio circoscritto del quadro esalta e al contempo armonizza. Volti e personaggi sono il risultato di una composizione continuamente in fieri, dove la memoria scandisce il suo ritmo e l'avvicendarsi degli interventi sulla tela ICONE,
Salvatore Vitagliano a cura di: Antonio Biasiucci e Mario Martone
Conferenza stampa sabato 29 ottobre ore 11.00
Inaugurazione sabato 29 ottobre ore 19.00
Sabato 29 ottobre alle ore 11.00 si terrà la conferenza stampa di presentazione della mostra “Icone” dell'artista
Salvatore Vitagliano (Valle Caudina, 1950). Alla conferenza parteciperanno insieme all'
artista, i curatori della mostra Antonio Biasiucci e Mario Martone.
La mostra seguendo l'originale procedimento artistico di
Vitagliano, un'esecuzione protratta nel tempo e nel suo percorso esistenziale, presenta una serie di opere a cui l'autore ha lavorato in varie fasi tra il 1984 ed oggi. Un processo di stratificazione di immagini e di idee che la capacità sinottica del territorio circoscritto del quadro esalta e al contempo armonizza. Volti e personaggi sono il risultato di una composizione continuamente in fieri, dove la memoria scandisce il suo ritmo e l'avvicendarsi degli interventi sulla tela.
Come sintetizza bene Mario Martone le opere di
Vitagliano possono essere paragonate alle icone della tradizione russa e orientale: “[sono] enigmi spirituali, senza alcun dubbio, affrontati nel loro caso guardando non a Dio ma a loro, guardandolo in volto, fissando i suoi occhi, toccando le sue mani. Da qui, per me, nascono la straordinaria bellezza dei volti dipinti da
Salvatore Vitagliano e la sua pittura allo stesso tempo ferma e sfuggente, non catalogabile, un luogo silenzioso che appare per incanto dal ventre della città spezzandone il rumore. La stessa dimensione di questi lavori, nella maggior parte dei casi così raccolta, chiama all'attenzione silenziosa, alla scoperta. Una volta visto, un volto di Salvatore difficilmente viene dimenticato.”