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Marciano Arte propone Enrico Aprile
Di Admin (del 19/03/2012 @ 00:00:01, in Arte News, linkato 6126 volte)
{autore=aprile enrico}


Autore: ENRICO APRILE (Napoli, 1943 - 1998)
Titolo: PALAZZO DONN'ANNA - POSILLIPO
Tecnica e superficie: OLIO SU CARTONE
Dimensioni e anno: 70 x 100 cm del 1978


L'opera è firmata "Enrico Aprile" in basso a sinistra. Firma, titolo e data a tergo.

Ad eccezione di qualche orientamento di massima ricevuto agli inizi da Francesco Galante, la formazione artistica di Enrico Aprile è venuta svolgendosi in termini essenzialmente autodidattici, sulla base di una naturale predisposizione che nel corso degli anni - attraverso un impegno costante e appassionato - gli ha consentito l'acquisizione di peculiari capacità espressive nelle quali si esplicita un innato talento. Fra i vari indirizzi estetici potenzialmente eligibili, nelle scelte del giovane Aprile veniva privilegiato - ed è poi rimasto immutato - quello che si aggancia alla tradizione figurativa che, specie nella tematica paesaggistica, affonda le proprie radici nell'antica Scuola di Posillipo: la natura osservata nel suo essere e fedelmente trasposta sulla tela nelle componenti di verità ma anche di poesia, realizzandosi in tal modo non un mero processo trascrittivo (che al più evidenzierebbe abilità artigianale, ma resterebbe irrilevante sul piano dell'arte), bensì la sensibile interpretazione di una realtà che si offre allo sguardo in tutta la ricchezza dei suoi aspetti  cangianti, correlati alle diverse angolazioni prospettiche e al mutare dei giochi luministici. Condizioni, queste, che da sempre caratterizzano l'ambiente in cui l'artista si è trovato ad operare, in un pregnante contesto di notazioni, di spunti, di suggerimenti - e di suggestioni -, di infiniti reperti che ovunque a Napoli affiorano dalla storia, dal costume, dalla letteratura, dalle pietre, dalla viva umanità. È, tutto ciò, una realtà a un tempo concreta e fantastica, che Aprile non manca di percepire - probabilmente a livello di intuito istintivo, non certo di recepimento culturale -, cogliendo lo spirito delle cose, l'atmosfera dei momenti, il sentimento dei personaggi che popolano le sue tele. Traspare anzi talvolta (ed è particolarmente evidente in certi ritratti e in certe composizioni) un'accentuata capacità introspettiva per effetto della quale il mondo interiore dei soggetti sembra venire in superficie, egemonizzando l'economia rappresentativa e spostandola in un senso nettamente romantico, che fa riandare la mente a taluni titoli di Celentano o di Altamura. La consueta trama compositiva attiene peraltro a una tematica più epidermica, volta all'osservazione della vita quotidiana nei suoi ricorrenti e non problematici aspetti (scene di mercati, processioni, vedute, interni, nature), resi con immediatezza di tocco, efficacia espressiva, vivacità cromatica. Ma la tavolozza di Aprile conosce anche le raffinate armonie dei grigi (quei grigi nei quali si espressero magistralmente Gioacchino Toma e Francesco Galante), sulla cui gamma vanno stemperandosi lontane prospettive di paesaggi e dove indubbiamente l'artista realizza il meglio di sé.