{autore=sannino ettore}
L'opera riporta firma e data in basso a sinistra: "
E. Sannino - 1952" e sul retro della tavola c'è il cartiglio dell'autore col titolo: "
Meriggio in giardino. Ettore Sannino - Portici".
ETTORE SANNINO (Portici, 1897 - 1975)Dopo gli anni di guerra aveva potuto tardivamente iscriversi all’
Accademia di Belle Arti, dove si sarebbe formato come
scultore nel solco del magistero di
artisti quali
Achille D’Orsi e
Luigi De Luca, conseguendovi il diploma nel 1922 e iniziando una intensa attività come scultore in marmo e bronzista, che si protrarrà con successo per venti anni. Nei mesi convulsi che portarono al tragico epilogo l’avventura bellica voluta dal fascismo,
Sannino prenderà in mano pennelli, colori ad olio e tele dando il suo addio definitivo alla scultura. E alla pittura resterà fedele per il trentennio successivo. Al suo esordio come pittore, un sicuro punto di riferimento per lui fu certamente il magistero dell’amico
Luigi Crisconio, che proprio a Portici aveva dedicato alcune tele di particolare suggestione. Che un
artista attivo nel campo della statuaria passasse all’attività pittorica non era di per sé un evento raro. A rendere, tuttavia, peculiare e alquanto insolita la scelta compiuta da
Ettore Sannino è il fatto che l’abbandono della scultura e la complementare passaggio alla pittura risulteranno nel suo caso scelte definitive e irreversibili. La pittura aveva enormi vantaggi, in particolar modo per la relativa “facilità” tecnica e per la “leggerezza” e duttilità espressiva, oltre che per l’economicità di tempi e costi realizzativi.