Note descrittive:
Allievo del padre Giuseppe, esordisce nel 1920 all’Esposizione d’Arte Giovanile di Napoli e alla I Biennale di Roma, svolgendo da allora un’intensa attività espositiva in Italia e all’estero, partecipando a sei edizioni delle Biennali veneziane tra il 1934 e il 1948, a tutte le mostre del Sindacato fascista, nonché alle Quadriennali romane. Inizia la sua attività come paesista, indagando gli aspetti meno oleografici della città, con pennellate rapide e vibranti che gli permettono di raggiungere esiti espressionistici e antigraziosi, non immemori, poi, della lezione di un De Pisis o di un Crisconio. Oltre ai paesaggi, moderni per taglio e tavolozza, sono da ricordare anche le suntuose nature morte, dai colori densi e brillanti. (Novecento Italiano 1998/1999 De Agostini)
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Atre opere:
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