Note descrittive:
Frequenta l'Istituto di Belle Arti di Napoli, allievo di Michele Cammarano. Promotore della "Secessione dei 23", è tra i protagonisti del rinnovamento artistico partenopeo di inizio secolo. Nel corso degli anni Dieci la sua attività si divide fra lavori decorativi, pittura religiosa e dipinti sperimentali (opere "secessioniste"), partecipa anche all'esperienza futurista con gli amici Curcio, Terracina e Uccella. Negli anni Venti e Trenta svolge un'intensa attività espositiva in Italia (Quadriennali romane, Biennali veneziane, personali alla "Pesaro" e alla "Vinciana" di Milano) e all'estero. Nel 1938 tiene una personale al Circolo Artistico Politecnico di Napoli. Memore della tradizione della pittura del Seicento napoletano e della lezione di Mancini e Cammarano, negli anni della "Secessione dei 23" raggiunge eccezionali effetti luminosi. Le sue sperimentazioni cromatiche lo portano alla realizzazione di opere di gusto secessionista; alla fine degli anni Venti partecipa a pieno titolo all'esperienza di "Novecento".
(da “Novecento Italiano” 1998-1999 . De Agostini ed.)
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Atre opere:
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