Note descrittive:
Il padre di Mario Mercogliano, che è titolare di una fonderia artistica e meccanica, gli permette di indagare il gioco del possibile. Nel 1968 realizza una serie di disegni e sculture dalle enormi superfici graffiate. Nel 1970 inizia l'attività didattica, si interessa attivamente alla Prop-Art, di propaganda politica. Nel '74 dopo aver visto una mostra di Enrico Baj, dalla quale rimane affascinato, realizza una serie di sculture di grande suggestione unirico-surreale.
Nel 1980 l'indagine si sposta sugli oggetti di uso quotidiano o di giochi infantili come fionde, mollette ecc; realizzate in grandi dimensioni in bronzo, in cui si raccolgono le suggestioni e gli echi del passato di contro all'attualità della condizione moderna che tutto consuma e deperisce. Nel 1982 nascono una serie di dipinti che hanno come scenario di fondo, un bianco accecante su cui, si muovono immagini plastiche d'una visionarietà tutta interiore. Nel 1983 espone al Centro d'arte I PISONI di Ercolano; nella presentazione Enrico Baj scrive che "lo spettacolo consiste nella materializzazione in bronzo del processo di memorializzazione, processo che, ancor oggi e prima che al computer, appartiene alla mente umana". Nel 1990 alcune sue opere, su richiesta del comune, vengono esposti nella galleria comunale di Corsico (Milano). Dal 1990 il ricorso al repertorio archeologico della nostra cultura storica costituisce un costante punto di riferimento del suo lavoro; nascono così la serie urne cinerarie e le domus arcaiche.
Attualmente vive a Napoli dove insegna all'Istituto d'Arte "Umberto Bocccioni". (www.artenope.org)
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Atre opere:
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