Note descrittive:
Paolo Ricci per “L’Unità” nel 1956: “Ferdinando Ambrosino, giovanissimo ha ambizioni più alte. I suoi modelli sono certo le grandi tele dei realisti italiani e la sua ispirazione è di affrontare temi di largo respiro e di dimensioni notevoli. Devo dire, in verità, che i saggi esposti a Bacoli sono molto convincenti. Ripeto: Ambrosino è molto giovane e il fatto che, pur vivendo in provincia, le sue aspirazioni siano così serie, ci convince della autenticità della sua vocazione.”
Mario Lepore nel 1969: “Ha un colore caldo, sonoro, specialmente di rossi e di gialli, costruisce il dipinto solidamente, con una pennellata larga, veloce e succosa che sintetizza le forme. Particolarmente nei paesaggi, per i quali si ispira al golfo di Pozzuoli, mostra di saper tagliare ed impaginare il dipinto con equilibrio e gusto.”
Dino Buzzati scrisse un articolo sul “Corriere della Sera” sempre nel 1969: “Soprattutto nei paesaggi, grazie ad un buon senso del colore, pare aver saputo cogliere la drammaticità che gli viene trasmessa, ad esempio, da certe vedute dei campi flegrei, dove terre e tufi assumono il calore del fuoco che cova sotto”.
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Atre opere:
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