Note descrittive:
Umberto Piezzo ha frequentato il Liceo Artistico di Napoli con i professori Mario Persico e Claudio Lezoche. La sua prima personale risale al 1972 a Portici. Nel 1973 presenta, sul tema rapporto uomo-natura, una mostra dibattito a Milano presso la Galleria Guastalla. Nel 1974 si interessa attivamente di teatro. A Foggia organizza due mostre che prendono spunto da una serie di suoi testi sui suoi rapporti con il tempo, tra passato e presente. Nel 1975, nell’ambito teatrale, organizza una serie di interventi in costume, dei quali due a Roma con otto collaboratori, una a Firenze dal titolo Il libertino e l’omosessuale, ed uno a Napoli, con tre collaboratori, dal titolo Incontro tra personaggi per una metamorfosi sessuale. Del 1976 sono una serie di opere presentate a Napoli sul tema I diavoli. Nel 1977 produce un ciclo di opere sul tema Rapporti tra un libertino del Settecento e la Napoli del suo tempo, presentata a Napoli presso la Galleria Serio. Lo stesso ciclo di dipinti, arricchito con altri, viene presentato nel 1978 a Castrovillari e a Viterbo. Nel 1982 e 83 partecipa all’Expò di Bari e nell’ottobre del 1983 tiene una personale alla Galleria Il Torchio di Modena. Da allora i successi si moltiplicano in tutta Italia.
Da venti anni circa non dipinge più, essendo a tempo pieno restauratore presso il Museo di Capodimonte a Napoli. Le sue opere sono rarissime. Vittorio Sgarbi, al Maurizio Costanzo Show lo ha definito l’artista italiano vivente più interessante.
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Atre opere:
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