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Autore:

SCOPPA TOBIA

N - M:

Napoli, 1945

Titolo:

Pozzuoli

Tecnica:

Olio su tela

Anno:

.

Misure:

50 x 70 cm

Note descrittive: "Un innato amore per la natura". Le opere più significative di Tobia Scoppa sono quelle che rendono con immediatezza il vedutismo naturalistico, siglandolo a larghe e guizzanti pennellate e facendo vibrare i colori con aperta luminosità. Si nota una lunga dimestichezza con il linguaggio cromatico che, nei temi trattati, diventa raccordo stimolante fino a sollecitare l'attenzione. I paesaggi di questo artista hanno un'intonazione esistenziale che indica l'amore per la natura ed un innato romanticismo ecologico. Scoppa è sollecito a recepire gli effetti più appassionati del brano naturale e, quando ne osserviamo la resa, ci rendiamo conto di come costantemente egli aggiorni la ricerca ed i mezzi espressivi. Il suo è un lavoro assiduo, impegnato, che è partito da una forte tensione per diventare negli anni mestiere e ispirazione. Perciò le sue opere non lasciano indifferenti, specie quelle in cui la luce si amplifica in liquidi riflessi e dove si consolidano spazi umani, familiari alla memoria o alla cronaca. Sono felicemente interpretati i suoi moli, i mercatini gli scorci di costiera, i tagli di rocce nel panorama, sicché tutto l'insieme si amalgama in un cromatismo che individua i volumi e nel contempo quel vero che innamora. D'altra parte questo genere pittorico che vanta nobili e fertili tradizioni, quando trova interpreti coerenti, consente fruitori di meditare sulla viva scena del quotidiano alle ore che fuggono, e sulla vasta gamma di sensazioni e sentimenti che germinano dal reale. Scoppa respira con felice intuito en plein air rendendo, tra impressione ed espressione, barche ed onde, campagne e case, preferendo il sole sugli spazi smaglianti, sugli oggetti bene individuati. Anche i suoi interni sono accattivanti, semplici, umani, schietti nei loro umori che acquistano significato proprio nel farsi di questa pittura in progresso verso mete sempre più armoniche di tecniche e contenuti estetici. (Angelo Calabrese, 1984)

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